Il 24 ottobre il Parlamento basco ha deciso una svolta per la mensa scolastica dopo 20 anni di gestione affidata alle grandi aziende di ristorazione collettiva. All’unanimità è stata siglata una riforma dal Parlamento che è il risultato di un lungo lavoro partecipativo guidato da Justicia Alimentaria un movimento spagnolo con respiro internazionale che punta a sviluppare modelli alimentari sani e sostenibile.
“Come Justicia Alimentaria lavoriamo per favorire la costruzione di un modello alimentare più sano, equo, locale e sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo, una delle strategie principali è il lavoro delle alleanze. Alleanze con altri settori sociali, che sono legati al cibo e possono avere una grande capacità di influenza.” E’ quanto racconta Eneko Vinuela coordinatore di Justicia Alimentaria nei Paesi Baschi. Dal 2014 Justicia Alimentaria ha avviato una strategia di “alleanze” per costruire in maniera partecipata un nuovo modello di mensa scolastica più sana, legata al territorio, più equa ed espressione dell‘educazione alimentare come parte integrante del mangiare a scuola. Per questo, sono iniziati i lavori con la Federazione delle Associazioni familiari (EuskaL Herria – EHIGE), che ha permesso di avviare una strategia comune in grado di sviluppare una sinergia forte e trasversale per la definizione di un nuovo modello condiviso di mensa scolastica. A questo primo nucleo si sono uniti altri attori, una trentina, come le associazioni dei produttori, le agenzie di sviluppo rurale, piccole cooperative, associazioni di consumatori ecc. Questa vasta gamma di soggetti ha arricchito e integrato le diverse esigenze e prospettive che ruotano intorno alla ristorazione scolastica. Per fotografare lo stato delle mense scolastiche nei Paesi Baschi è stato sviluppato uno studio dettagliato che ha dato le chiavi per legittimare le richieste di questo movimento. In parallelo sono state mappate le realtà di maggiore successo in Paesi limitrofi come la Francia, l’Italia, Scozia, ma anche la Catalogna e le Isole Canarie, da cui attingere a dei modelli di riferimento. Questo processo di confronto e studio ha permesso di sviluppare una rete di contatti nazionali e internazionali e ha raccogliere idee da plasmare sulla realtà basca. Il culmine di questo processo di ricerca e confronto sono state le tre giornate della conferenza internazionale GOZO, a Bilbao sulla mensa scolastica sana e sostenibile.
Una vera proposta per ridefinire il modello di mensa è arrivato dal territorio. A livello locale sono emerse 3 iniziative regionali che hanno riunito scuole e diversi attori del territorio che hanno proposto cambiamenti a partire dalla costruzione di nuove cucine e l’offerta di prodotti locali all’interno dei menu scolastici. Tutto questo avveniva a ridosso di un’indagine giudiziaria che è culminata con la condanna delle sette aziende di ristorazione scolastica per aver fatto cartello tra il 2003 e il 2015 contrattando un prezzo maggiorato sui pasti scolastici intascando profitti tra i 70-80 milioni di euro. La risoluzione giudiziaria che incolpa le società di ristorazione collettiva per pratiche fraudolente, insieme ad una serie di azioni di formazione e sensibilizzazione, e, non ultimo, il grande effetto domino delle esperienze pilota di grande successo in 4 scuole, hanno costretto il governo basco a ripensare un modello di mensa scolastica superato dai fatti.
“Justicia Alimentaria insieme a tutti gli attori sociali che hanno lavorato in questo processo di cambiamento della mensa abbiamo vissuto alti e bassi, e dal governo basco sono stati ricevuti numerosi ‘No’, ma la capacità di ascolto e l’aver imparato molto da altre esperienze ha mosso una grande onda che ha raggiunto la costa con grande forza e questa forza ha guidato il cambiamento“. E’ quanto sostiene Eneko Vinuela che è molto soddisfatto dell’avvio della recente riforma della mensa scolastica da cui si aspetta un cambiamento a partire dalla riapertura delle cucine.
Un aspetto chiave della riforma, infatti, sono le cucine come emerge da uno dei punti della riforma: ‘Il parlamento esorta il governo basco a garantire la costruzione di cucine in quei centri che lo richiedono, in modo che questi centri possano decidere quale tipo di servizio di ristorazione scolastica desiderano avere’. Attraverso le cucine il governo basco prende una decisione storica che implica il riconoscimento del potere decisionale sulle mense ai centri scolastici che fanno richiesta delle cucine da cui decidere il modello di ristorazione scolastica.