Se il menu della mensa non rispetta le Linee guida della Ristorazione scolastica ed è lontano anni luce dalle Raccomandazioni dell’OMS che fare? La domanda se la sono posti i genitori di Civitanova Marche che hanno sollecitato il Comune a cambiare menu e qualità dei piatti. Ma all’Amministrazione la mensa sembra non interessare, la salute dei bambini non è una priorità. La soluzione? a dare da mangiare ci pensano i genitori: un piatti buoni e sani accompagnati da letture e musica dal vivo.
Ecco perché e come sono arrivati a questo ‘nuovo modello di pranzo’.
La situazione della mensa scolastica di Civitanova Marche (MC) è complessa, come in molte mense scolastiche italiane.
Il gruppo di genitori di Insieme Cambiamo la Mensa è partito dall’analisi del menù in vigore durante l’a.s. 2016/17 che è risultato decisamente squilibrato [oltre ad avere ottenuto un punteggio insufficiente, 48 punti, nel questionario Menu a punti dell’ASL2 di Milano] dal punto di vista nutrizionale. (https:// insiemecambiamolamensa.files.wordpress.com/2017/02/relazione-di-analisi-del-vecchio-menucc80-e-presentazione-del-nuovo-menucc80.pdf)
Dal confronto scaturito in seguito con la ex giunta comunale di allora, novembre-giugno 2017, è risultato chiaro a tutti che l’argomento “mensa scolastica” non era una realtà che suscitava grande interesse per gli esponenti della politica locale.
Il gruppo di genitori quindi si è messo al lavoro ed ha prodotto un report dettagliato sulle modifiche del Regolamento del Servizio di Refezione Scolastica (https:// insiemecambiamolamensa.files.wordpress.com/2017/02/criticita-definitivo-rettificato-1.pdf) che vanno dalla modifica del regolamento mensa che non rispetta neppure le Linee Guida Nazionali sulla Ristorazione Scolastica stabilite dal Ministero della Salute, alla possibilità di aumentare il numero di genitori nel CTM, dalla richiesta di migliorare la comunicazione CTM-Comune-Genitori attualmente inesistente (come inesistenti sono le informazioni nella pagina del sito municipale dedicata al servizio di refezione) alla possibilità di attuare l’alternativo “pasto da casa” a scuola.
Proprio in questa direzione si è mosso, a Settembre, un gruppo di genitori di un istituto di Civitanova Marche che di fronte a risposte vaghe e per nulla esaurienti, sulla possibilità di introdurre il “pasto da casa” a scuola, da parte sia della scuola che della giunta comunale, per poter semplicemente garantire un pasto sano, equilibrato, e sostenibile ai bambini, sono stati costretti ad organizzarsi autonomamente facendo uscire dalla scuola i propri figli all’ora del pranzo. Hanno predisposto un” menù” in 4 settimane nel rispetto della stagionalità, equilibrato dal punto di vista nutrizionale, (contenente alimenti) bio/a km zero per più del 90 per cento e hanno anche curato l’aspetto educativo del pasto accompagnandolo con letture e musica dal vivo a suon di sassofono.
Inutile dire che il risultato è tangibile: i bambini sono entusiasti e, oltre ad apprezzare il buon cibo, nonostante qualche resistenza iniziale perché non abituati a quel tipo di menù, sono assolutamente contenti dell’atmosfera distensiva e non caotica che regna nella stanza. Diverse sono state le resistenze registrate su questo “esperimento positivo” che i genitori, non senza difficoltà, stanno portando avanti con impegno e sacrificio, come dimostrano le immagini dei video realizzati dai genitori per raccontare la loro iniziativa spontanea.
Sarebbe stato molto meglio accogliere e incontrare questi genitori, ascoltare le loro esigenze e provare ad immaginare e realizzare delle misure alternative che avrebbero potuto contemplare le esigenze di sicurezza alimentare previste dal regolamento con le esigenze espresse dai genitori, così come suggerito dalla circolare del MIUR e sull’esempio di molte realtà in Italia.
Ma i genitori di questa città non si arrendono e sono determinati a vigilare attentamente, proporre migliorie nel CTM, sorvegliare le procedure di compilazione del nuovo bando d’appalto che è in via di stesura.