Sara Funaro è Assessora all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze. E’ intervenuta in remoto all’evento Ristorazione bellezza per rispondere alla domanda del moderatore Fiorino Iantorno che ha posto l’attenzione verso l’impegno e i cambiamenti messi in atto dal Comune di Firenze per riuscire a costruire una mensa migliore.
‘Cercherò di essere molto molto sintetica, ma vi dico da dove siamo partiti e dove siamo arrivati. Io ho preso la delega alla scuola in questo mandato nel 2019 e nel momento in cui avevo preso la delega c’era molta polemica sulle mense fiorentine, sia sulla qualità del cibo, sia sul menù. Per cui abbiamo iniziato ascoltando l’utenza che usufruisce del servizio e abbiamo iniziato un percorso di partecipazione, che è stato un percorso molto attento e molto attivo sia con le commissioni mensa, da una parte, e sia con le scuole.
Con le scuole abbiamo analizzato quella che era la situazione e quelle che erano le critiche che venivano rivolte inizialmente. Abbiamo provato a fare un cambio di menu per vedere come andava, ma abbiamo visto che comunque le problematiche continuavano ad essere presenti, per cui abbiamo continuato ad aumentare, da una parte, i controlli implementando quelli dell’Amministrazione comunale, e dall’altra i controlli esterni, insieme a tutta una serie di questionari di rilevazione del gradimento per genitori, bambini e insegnanti, fondamentalmente per tutta la platea che usufruiva dei servizi.
Con i nostri uffici abbiamo visto quelli che potevano essere gli elementi di criticità. Di fronte a una situazione come questa, ovviamente, ci siamo confrontati con il Sindaco ed è scaturita la decisione di provare a cambiare radicalmente il percorso come Amministrazione. Per cui è iniziato un percorso per arrivare al possibile inserimento delle mense del Comune di Firenze all’interno della società in house. Su questo abbiamo non solo fatto a suo tempo l’annuncio, ma abbiamo iniziato un percorso partendo da una delibera di indirizzo, creando anche tutta una serie di step intermedi che ora brevissimamente vi racconterò.
In questa delibera di indirizzo abbiamo dato il mandato ai nostri uffici, non solo di lavorare sulla sostenibilità e la fattibilità di un percorso come questo, ma anche di iniziare un’interlocuzione con le realtà del nostro territorio. Abbiamo qua sia Fossati che Ciappi con cui abbiamo avuto varie riunioni per costruire vari ponti insieme anche ai sindaci di quell’area del territorio. Avevamo a scadenza: la gara precedente della mensa. Abbiamo deciso per avvicinarci il più possibile al percorso di inserimento nella società partecipata.
Abbiamo iniziato un percorso di avvicinamento fondamentalmente facendo, per la prima volta in maniera sperimentale, una gara che non prevedesse il ribasso economico, una gara esclusivamente puntata sulla qualità del servizio, con tutta una serie di criteri. Criteri che vengono utilizzati a livello territoriale cercando di utilizzare il più possibile prodotti di filiera corta, prodotti biologici, inserendo tutta una serie di correttivi sulle modalità con cui viene riscaldato il cibo, modalità di trasportarlo, l’attenzione anche all’utilizzo di mezzi sostenibili da un punto di vista ambientale ed ecologico, la rilevazione continua del gradimento e le possibili modifiche che possono essere portate.
Insomma abbiamo fatto tutto un lavoro, non solo per dare una risposta di qualità del servizio già da oggi, che fosse migliorativa rispetto al passato (i cui primi riscontri sono positivi), ma anche per cercare di avvicinarci il più possibile in un percorso che ha tutta una serie di step. Oggi stiamo lavorando con le interlocuzioni, con i tavoli tecnici per proseguire ovviamente nella strada che abbiamo deliberato, perché siamo profondamente convinti che servizi come quello della mensa scolastica siano servizi fondamentali e che la qualità del cibo che viene portata a tavola dei nostri bambini sia fondamentale, considerando anche il tema della povertà nel nostro territorio, in particolar modo per alcune situazioni di fragilità, che è fondamentale per quello che riguarda l’alimentazione. Per i bambini che vivono in contesti sociali svantaggiati quel pasto che viene fatto scuola è fondamentale e quindi, ovviamente, deve avere tutte le caratteristiche per la sostenibilità alimentare per i nostri bambini. Questo è un impegno che vede la nostra Amministrazione impegnata in maniera molto forte. Ovviamente sto lavorando insieme al mio collega che si occupa di partecipate, Federico Gianassi, perché il percorso è, da una parte sui contenuti, per cui la parte della costruzione della filiera insieme alla realtà territoriale, ma dall’altra parte c’è tutto il discorso dell’assetto societario sul quale l’obiettivo finale è quello di arrivare all’interno del nostro mandato.
Il nostro auspicio, chiaramente, è questo, per cui i tempi sono molto stretti, anche perché la gara attuale noi l’abbiamo fatta con la possibilità di replica fino al dicembre del 2023, per arrivare poi a essere operativi entro questo mandato, ma con l’obiettivo di sposare quella filosofia che a livello territoriale viene portata avanti, non solo della filiera corta e dei prodotti biologici, ma anche di una filosofia del cibo che sappiamo benissimo che quando viene messo a tavola per i bambini non è solo un pezzo dell’equilibrio alimentare dei bambini, ma anche una parte fondamentale di quello che è il percorso educativo. Raccontare i prodotti avendoli a tavola in una certa maniera, raccontare la costruzione dei piatti e raccontare tutta una serie di cose, come viene fatto costantemente da Qualità & Servizi, per noi è un valore aggiunto fondamentale.