Perugia tra azioni legali e ostruzionismo

A Perugia i genitori non scherzano: a ottobre il Ricorso al Tar e a novembre, il 24, è stato depositato il ricoricorso al Tarrso per motivi aggiunti. Le due Associazioni dei genitori ricorrenti dichiarano di aver rilevato, infatti, ulteriori motivi di illegittimità in merito all’operato del Comune nell’ambito della gara d’appalto di questa estate per l’esternalizzazione del servizio di ristorazione scolastica, oggetto del contenzioso, dopo anni di gestione ‘virtuosa’ della mensa con i genitori addetti alla gestione acquisti alimentari. Agli svariati e numerosi vizi già denunciati nel ricorso al Tar si aggiungono, tra gli altri, ‘una dichiarazione integrativa dell’offerta, una dichiarazione generica circa un non meglio precisato contenzioso in atto con altra Stazione appaltante, di cui però il Comune non ha minimamente né motivatamente tenuto conto, e il fatto che il bando non sia mai stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, come invece impone l’art. 66 del Codice dei contratti pubblici, nonostante si fosse autovincolato ad una procedura aperta che impone la formalità‘.

Sul piano legale la partita è ancora aperta e tutta da giocare, sul piano operativo invece il Comune attacca con nuove iniziative che limitano i controlli dei genitori, per esempio vincolando le ispezioni a non più di una volta a settimana e vietando di ottenere la pesatura degli alimenti serviti ai bambini. Questo quanto affermano le commissioni mensa: ‘ai genitori vengono opposti limiti uno dopo l’altro e si cerca di ostacolarli nel controllare l’andamento del servizio, la qualità e le quantità delle derrate alimentari somministrate ai propri figli, impedendogli anche di verificare le grammature e il magazzino. Il Comune sta cercando sempre più di perseguire l’intento di scaricare i genitori sul gestore, al quale vorrebbe addirittura che venissero rivolte le segnalazioni: il controllato che diventa controllore e che dovrebbe autodenunciarsi per l’applicazione delle sanzioni.
Una follia, visto che per evidenti ragioni di conflitto di interesse il più delle volte non vengono nemmeno aperte le non conformità di un prodotto. Assoluta mancanza di trasparenza da parte del Comune: l’Assessore che si rifiuta di partecipare anche al tavolo paritetico, salvo farsi bello con le derrate acquistate dai genitori l’anno scorso e donate senza chiedere niente a nessuno, anche perché altri Presidenti l’avevano fatto prima di lui, totale carenza di informazione sull’esito dei controlli dell’acqua e dei controlli di ASL e NAS, cambiamenti improvvisi di menù non richiesti dai genitori ma solo dal gestore e senza dire perché. Da ultimo, il Comune in uno con il gestore non ha nemmeno invitato i genitori alla conferenza stampa del 25 novembre, che si terrà di mattina, di fatto (forse non a caso) impedendo ai diretti interessati (genitori utenti) di parteciparvi. I genitori, data la non volontà del Comune di fare il Consiglio aperto, in attesa della convocazione del prossimo incontro del tavolo paritetico, stanno organizzando un’Assemblea Generale a cui invitare Sindaco, Assessore e consiglieri tutti.


Questa l’ultima puntata di questa telenovela di cui vi teniamo aggiornati.

Avv. Alessandra Bircolotti
Legale che ha depositato i ricorsi al Tar