Quanto impatta il pasto sull’ambiente? cos’è il pasto sostenibile? Come possiamo ridurre l’emissione di CO2 nell’atmosfera attraverso quello che scegliamo di mangiare? Per rispondere a queste e ad altre domande Foodinsider lancia un secondo test che misura la sostenibilità del pasto. L’obiettivo è quello di individuare le realtà più virtuose che forniscono un menu a impatto zero e diffondere consapevolezza su quali siano i driver della sostenibilità di un pasto. Il focus si estende dalla salute dei bambini a quella del pianeta attingendo la metrica dai parametri del Green Public Procurement, e delle Linee di indirizzo contro lo spreco alimentare pubblicate dal Ministero della Salute insieme alle Raccomandazioni dell’OMS e dello IARC sui corretti stili alimentari.
Il pasto sostenibile non considera solo la sicurezza alimentare e nutrizionale degli alimenti, ma anche il loro impatto sull’ambiente, premiando quei cibi che garantiscono la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi per le generazioni di oggi e domani.
La pressione del cambiamento climatico, che è la più grande minaccia per la salute e la sopravvivenza del pianeta, e la consapevolezza che abbiamo solo 12 anni per fermare un disastro annunciato, ci pone l’obbligo di agire. Il sistema alimentare è responsabile del 21-24% di emissioni di gas serra ed è un fatto che riguarda tutti e ci tocca nel momento in cui andiamo a fare la spesa e scegliamo cosa mangiare. Per maggior ragione la ristorazione scolastica, con le sue 25.500 mense in tutta Italia ha una grande responsabilità nei confronti dell’ambiente.
Proporre alimenti ‘responsabili’ come prodotti biologici, freschi, a filiera corta, ma anche meno carne e più legumi, secondo il modello della dieta Mediterranea, sono scelte che riducono l’emissione di CO2 nell’atmosfera. Privilegiare le cucine interne che preservano le proprietà nutrizionali e organolettiche dei cibi, ma anche refettori più accoglienti e meno rumorosi con l’impiego di stoviglie durevoli sono le condizioni che favoriscono il consumo del pasto. Il monitoraggio del gradimento e degli avanzi insieme alle flessibilità nel modificare ricette per correggere e migliorare le proposte, sono strategie importanti che permettono di evitare gli sprechi e mantenere l’apporto nutrizionale dei pasti. Trasformare il cibo non somministrato in risorsa per enti caritatevoli, è l’occasione per prolungare il valore del pasto ed alimentare l’economia circolare. Tanti aspetti che se gestiti facendo rete tra i vari attori della mensa e coordinando azioni di educazione alimentare e alla sostenibilità possono incidere profondamente in quel cambio di rotta che la politica non riesce ad intraprendere, ma che i cittadini e gli operatori economici possono avviare.
Obiettivo del questionario sul pasto sostenibile è trovare ed esaltare best practice per innescare un processo virtuoso di cambiamento nelle mense e nella consapevolezza degli individui.
Il questionario sul PASTO SOSTENIBILE con la presentazione di approfondimento è disponibile a questo link