La carenza di vitamina D e la presenza di tumori è un dato certo.
Il fatto che il 70% delle donne affette da cancro al seno presenta carenza di vitamina D conferma questa stretta relazione. Sul piano scientifico questo è il dato che emerge da diversi studi. Lo conferma lo studio fatto dai ricercatori dello University of Rochester Medical Center, su 166 donne sottoposte a trattamento per il cancro al seno, il 70 per cento delle quali aveva bassi livelli di vitamina D nel sangue.
Stessa conferma viene anche dai ricercatori guidati dal Dr. Cedric Garland, docente di Medicina Preventiva della School of Medicine dell’Univerity of California di San Diego, sede del Moores Cancer Center, uno dei centri di ricerca sul cancro più accreditati negli Stati Uniti. L’esito della ricerca si legge in questo abstract dal titolo Higher Levels of Vitamin D Correspond to Lower Cancer Risk.
Secondo Garland per ridurre l’incidenza del cancro e la mortalità associata si dovrebbe raggiungere e mantenere almeno una concentrazione minima di 40 ng/ml di vitamina D nel sangue.
La vitamina D ha la funzione di regolare l’assorbimento del calcio e del fosforo e sostanzialmente di rinforzare il sistema immunitario.
La carenza di vitamina D è sempre molto diffusa a causa del nostro stile di vita che spesso ci vede chiusi dentro uffici o fabbriche che hanno, come sorgente luminosa, solo la luce elettrica e non quella solare, che è il principale fattore di produzione e attivazione di tale vitamina.
Tuttavia anche l’esposizione solare nelle stagioni estive, con l’impiego di creme protettive, inibisce l’assorbimento della quasi totalità dei raggi solari. Quindi che fare?
Nei casi di gravi carenze di vitamina D, rilevabile tramite apposite analisi del sangue, può essere necessario assumere integratori, da concordare dopo un preventivo parere di un medico qualificato. Negli altri casi bisogna bilanciare l’esposizione solare e un’alimentazione con cibi che contengono vitamina D.
Ecco i 10 alimenti più ricchi di Vitamina D
- Olio di fegato di merluzzo
- funghi
- Sgombro
- Carpa
- Anguilla
- Salmone
- Storione
- Trota iridea
- Pesce spada
- Uova (anche uova di pesce)
Una tabella con un’ampia lista di alimenti ricchi (in maniera decrescente) di vitamina D si trovano in questa pagina che attinge i dati dal USDA National Nutrient Database for Standard Reference.