La mensa scolastica per contrastare la povertà alimentare

Il primo dato che ci ricorda l’Istat con l’ultimo rapporto 2020 è che la povertà assoluta è più che raddoppiata in 10 anni, passando dal 4,2% nel 2010 al 9,4% nel 2020. Mentre, secondo la Caritas, i nuovi poveri sono passati dal 31% al 45% in un solo anno, dal 2019 al 2020. Le stime parlano di 2.000.000 di famiglie che scivoleranno nella povertà assoluta. Il termometro della situazione si legge nella richiesta di assistenza alimentare che la Caritas e il Banco Alimentare registrano quotidianamente: tra marzo e giugno del 2020 hanno avuto rispettivamente un aumento di 153.000 domande e un incremento del 40% della distribuzione di pacchi con punte per il Sud del 70%. Ad appesantire la situazione è la chiusura delle scuole che ha molte altre implicazioni sulla famiglia, sui bambini e sugli adolescenti. Secondo Save the Children sono 160.000 i bambini in Italia a cui non è più garantito un accesso al cibo con la chiusura delle scuole e che hanno subito effetti sulla crescita dovuti alla perdita del pasto sicuro e completo della mensa scolastica. Quando la scuola è chiusa i bambini delle famiglie più vulnerabili non mangiano.

LA MENSA PRESENTE NEL 26% DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI
Questo dato restituisce un valore importante alla scuola, come luogo di istruzione, ma anche di nutrimento per i bambini. Aspetto però che non vale per tutte le scuole perché in Italia solo il 26% degli istituti scolastici dispone di un servizio di ristorazione scolastica: dei 40.160 edifici scolastici solo 10.598 dispone di una mensa. Secondo i dati del Miur 2018-19 la regione con la maggiore disponibilità di mense scolastiche è la Liguria con l’87% di istituti con la mensa scolastica, seguita dalla Toscana con 85% e dalla Val d’Aosta con l’84%. Nel Sud invece la mensa, così come il tempo pieno, è quasi assente: in Sicilia solo il 10% degli istituti scolastici dispone della mensa, mentre la Puglia il 16%.

LA MENSA COME CONTRASTO ALLA POVERTA’
La mensa scolastica acquista un ruolo importante di un sistema alimentare capillare ed accessibile, che di fronte all’incremento della povertà assoluta e delle diseguaglianza può rappresentare per il nostro Paese, a livello territoriale, uno strumento efficace per realizzare interventi centrati sul cibo come diritto umano e come contrasto alla povertà alimentare. In Francia, e in altre nazioni del mondo, hanno tenuto aperte le scuole e utilizzato la mensa scolastica come hub per distribuire cibo alle famiglie in difficoltà economica, trasformando la scuola in una rete di sostegno alla comunità locale.

IL LEGAME CON IL TERRITORIO E LA COMUNITA’ LOCALE
In Italia ci sono poche realtà che hanno capito il ruolo strategico della mensa scolastica come strumento essenziale di food policy e di welfare sul territorio. Tra queste ci sono realtà come il Comune di Caggiano, in provincia di Salerno, che ha coinvolto i genitori, incentivandoli nella produzione degli orti di famiglia, nel ruolo di fornitori della mensa scolastica, supportando la comunità e promuovendo lo sviluppo rurale del territorio. Mentre è Bergamo che utilizza la mensa per dare sostegno a categorie fragili, alimentando anche a mensa dei poveri anche oltre la fine dell’anno scolastico. Pochi esempi di chi ha capito che il cibo a scuola può essere un’opportunità di sostenibilità e di salute, oltre che di equità per le comunità del nostro Paese.

UN FONDO PER LA MENSA SCOLASTICA
La scuola attraverso la mensa rappresenta una straordinaria opportunità di coordinamento e collegamento con la realtà e la comunità locale e può contribuire a mitigare gli aspetti più critici della povertà alimentare in Italia. Un finanziamento importante ai Comuni per la ristorazione scolastica può rimettere al centro le cucine nelle scuole, o costruire le cucine di quartiere in grado di rifornire le scuole limitrofe, trasformando la mensa in un luogo di connessione con il territorio da cui attingere e restituire risorse, supportando la comunità locale e dando nuove opportunità di lavoro per tante persone che hanno perso o stanno perdendo il lavoro.

RISORSE PER UNA FOOD POLICY CHE PASSI PER LA MENSA
Questa nuova consapevolezza sul fenomeno della povertà alimentare fotografata da tanti enti e istituzioni deve portare ad elaborare strategie efficaci e lungimiranti supportate da risorse adeguate. Un fondo per la mensa scolastica buona, sana e sostenibile può essere una di queste strategie se i Comuni superano l’idea della mensa come commodity da esternalizzare ad un operatore del mercato, e sappiano vederla come un potente strumento di food policy.