Dopo che i Nas hanno dichiarato irregolare una mensa su quattro i genitori della rete Nazionale delle commissioni Mensa hanno condiviso e inviato al Ministro della Salute Lorenzin una lettera nella quale chiedono l’applicazione di 10 principi che diventino fondamento di un nuovo modello di servizio di refezione scolastica.
La sentenza di Torino che apre alla possibilità dei genitori di portarsi il pasto da casa e i dati allarmanti dei Nas, pongono i genitori ad un bivio: o la mensa cambia o è preferibile il pasto portato da casa.
Il decalogo è un accorato appello dei genitori che credono ancora nel valore del servizio di refezione scolastica e vogliono che torni ad essere un momento di educazione alimentare, espressione di eguaglianza e inclusione, così come di cultura e rispetto per l’ambiente, ma soprattutto garanzia di salute ad un costo equo.
I genitori chiedono di essere coinvolti da subito in un veloce processo di cambiamento che porti ad una mensa buona, pulita, sana e sostenibile.
Questi i principi di cui si richiede l’applicazione al Ministro Lorenzin.
1. Una commissione mensa fatta di genitori (ma anche nonni) ed insegnanti in ogni scuola sia pubblica che privata
2. Strumenti adeguati per esercitare le funzioni di controllo da parte delle commissioni mensa (ispezioni senza vincoli di preavviso nelle cucine, fotografare cibi, pesare a crudo e a cotto, accesso ai documenti che riguardano la mensa)
3. Protocollo di coordinamento tra Aziende Sanitarie Locali, NAS, Unità di controllo della qualità dei comuni e i genitori delle Commissioni Mensa
4. Partecipazione dei genitori commissari mensa alla definizione delle Linee di indirizzo per la stesura dei nuovi capitolati tecnici e carta dei servizi
5. Pubblicazione e libera consultazione di tutti i documenti riguardanti la refezione scolastica e delle liste dei referenti commissari mensa.
6. Criteri per l’acquisto delle materie prime basati sulla tutela della salute e dell’ambiente.
7. Stop alla chiusura delle cucine, valorizzazione e sviluppo delle cucine interne alle scuole.
8. Limite alle tariffe che non possono superare il costo del pasto sostenuto dall’Amministrazione.
9. Possibilità di accedere ad un fornitore alternativo se persiste una qualità del servizio al di sotto degli standard previsti.
10. Adeguamento delle Linee guida alle Raccomandazioni dell’OMS.
Dalla risposta del Ministro i genitori avranno gli elementi per scegliere.