Fondo di 5 milioni per il biologico in mensa

E’ stato ristanziato anche quest’anno il fondo per le mense biologiche per un importo di 5 milioni di euro. Un fondo che nasce dal precedente Decreto Martina che aveva stanziato 10 milioni all’anno per sostenere le mense biologiche. Era un decreto che prevedeva 4 anni di finanziamento che si sono conclusi con il 2020. Con questi 5 milioni di euro si dà continuità alla scelta politica di promuovere il biologico in mensa anche per gli anni successivi, almeno così si spera. L’obiettivo del fondo è quello di ridurre il costo per le famiglie che usufruiscono di una mensa biologica ma soprattutto promuovere un maggior consumo di prodotto bio in mensa a tutela della salute dei bambini e del pianeta.

BIOLOGICO: SALUTE E AMBIENTE
L’agricoltura biologica garantisce due aspetti importanti: salute dei consumatori e tutela dell’ambiente. La tecnica utilizzata per l’agricoltura biologica consente di preservare i terreni agricoli, il 33% dei quali si sono persi negli ultimi 40 anni proprio a causa delle colture intensive. Ma il biologico è anche, e soprattutto, un modo per proteggere i nostri figli dagli effetti che la chimica usata in agricoltura ha sulla loro salute. Sono sempre di più, infatti, gli studi che dimostrano gli effetti sul cervello dei bambini dei pesticidi utilizzati in agricoltura che ci respiriamo e mangiamo tutti. Quindi sul biologico a scuola non si può prescindere.

L’EMILIA ROMAGNA CONQUISTA 1,5 MILIONI
A conquistarsi una buona parte di questo fondo è l’Emilia Romagna a cui andranno quasi 1,5 milioni di euro premiando così una Regione che si è distinta per avere il maggior numero di menu biologici nelle mense scolastiche del suo territorio. Seguono la Liguria a cui saranno assegnati 821.000 euro, poi la Lombardia con 816.000 e la Toscana con 275.000.

PERCENTUALI OBBLIGATORIE DI BIO IN MENSA
Eppure ci sono ancora tanti Comuni che forniscono un quantitativo insufficiente di prodotti biologici rispetto a quelli richiesti per legge dai CAM (Criteri Ambientali Minimi) che dovrebbero essere almeno il 40%, anche se i nuovi CAM approvati a marzo salgono al 50%. Percentuale che sembra scendere in maniera ingiustificata nei menu di quest’anno.
Ci arrivano, infatti, segnalazioni da più parti sull’assenza o riduzione di prodotti biologici nei menu scolastici che Foodinsider sta monitorando per verificare che la qualità della dieta non decada in questa fase di avvio della scuola e che, nel caso, segnaleremo agli enti competenti.

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IL BIOLOGICO DIVENTA UN VANTAGGIO
Il biologico in mensa, grazie al fondo, torna ad essere un vantaggio per tutti, per la salute dei bambini, per le casse dei Comuni, per la tutela dell’ambiente, per il futuro del nostro pianeta e delle nuove generazioni.
Il finanziamento del bio in mensa attraverso il fondo è quindi un fatto importante, perché solo se il biologico è un vantaggio condiviso e percepito dalla collettività si potrà diffondere in tutte le mense scolastiche.