Ad agosto l’Assessore alla Pubblica Istruzione di Terni dispone la chiusura di quattro mense scolastiche e l’esternalizzazione del servizio, poi il dietrofront a fine mese: i bambini continueranno a mangiare i pasti cucinati nella scuola, su piatti di ceramica (e non di plastica!) ma, soprattutto, non verrà più presa alcuna decisione dall’Amministrazione senza il confronto e coinvolgimento dei genitori.
E’ tornato il sereno dopo un’estate tempestata di proteste dei genitori e dei sindacati a suon di petizioni, la minaccia di una class action e la prospettiva di un’occupazione pacifica del Consiglio comunale. La battaglia dei genitori, sostenuta in particolare dal segretario provinciale della UIL, è riuscita a dimostrare l’infondatezza del risparmio dichiarato dalla Giunta e a spostare l’attenzione sugli sprechi.
Si tratta di una vicenda complessa dove alla fine ha prevalso il buon senso. Molto hanno fatto i genitori grazie alla loro coesione e costanza, significativo e determinante il supporto dei sindacati che si sono fatti portatori degli interessi della comunità cittadina, ma importante è anche riconoscere che una ‘buona Amministrazione’ è capace di ridiscutere le proprie scelte e fare interventi di razionalizzazione eliminando le spese inutili, garantendo la qualità dei servizi.