La tensione nei rapporti con il personale all’interno delle aziende di ristorazione scolastica hanno prodotto numerosi disservizi in questo anno scolastico. A Bologna gli scioperi improvvisi del personale hanno causato gravi ritardi nella consegna dei pasti che hanno interessato circa 3000 bambini. I genitori denunciano ben 2.500 ritardi e 5.850 anticipi a fronte dei quali, il Comune ha sanzionato l’azienda con un centinaio di penali che l’Osservatorio dei commissari mensa di Bologna giudica insufficienti.
A Castel Maggiore e Castello D’Argile, (Bologna) sono invece i Sindaci a sottolineare come le tensione nei rapporti con il personale, che ancora alla fine dell’anno scolastico non hanno trovato soluzioni definitive, sono all’origine dei numerosi errori di gestione e incidenti vari. Anche l’ultimo sciopero del personale del 16 maggio ha visto un pasto d’emergenza con formaggino ‘non conforme‘ che ha causato l’ennesima protesta dei genitori.
In queste realtà l’Amministrazione si è spinta oltre le penali: i sindaci Belinda Gottardi (Castel Maggiore) e Michele Giovannini (Castel d’Argile) hanno comunicato di aver dato mandato ai propri legali per risolvere il contratto con Elior.
A monte delle mobilitazioni c’è una vertenza dei lavoratori Elior-Gemeaz che dura da più di un anno e riguarda, come spiega Silvia Pergola della Cisl ‘errori nelle buste paga, ferie decurtate e mancate sostituzioni del personale’.
Lo stato di agitazione del personale rimane, e, fintanto che non si risolveranno i problemi sindacali, le ricadute sul servizio restano imprevedibili. A Bologna però un passo avanti è stato fatto a favore delle famiglie: in occasione dello sciopero nazionale che ha coinvolto anche le mense scolastiche, il Comune ha decurtato il costo del pasto (31 marzo) che non è stato addebitato all’utenza.