Il documento completo con la metodologia d’indagine e schede di alcuni menu scolastici è consultabile qui sotto la tabella della classifica che ha preso in considerazione 40 comuni d’Italia.
L’indagine non assume valenza scientifica e non intende esprimere alcun giudizio rispetto alle prestazioni professionali espletate dalle società o degli enti locali che erogano il servizio di refezione scolastica. L’indagine mira a rilevare la quantità e la qualità degli alimenti offerti nelle mense scolastiche e lascia agli operatori sanitari la facoltà di esprimere osservazioni in merito.
Qualora gli enti o le società coinvolte ritenessero che l’esito del questionario non fosse corretto o che alcune risposte specifiche non corrispondessero alla realtà si procederà a verificare su segnalazione degli interessati l’errore e a pubblicare l’errata corrige.
Le risposte sono state fornite sulla base delle informazioni pubblicate dai comuni e dalle società fornitrici del servizio di ristorazione scolastica.
Per il conteggio della carne si è tenuto conto sia di quella rossa (seguendo le indicazioni dell’OMS quindi considerando la carne di vitello tra quelle meno raccomandate e quindi contandola all’interno delle carni rosse), che di quella bianca, degli insaccati, e della carne nei tortellini e nel ragù.
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