Principi Mangiare a scuola è nutrire corpo e cervello e alimentare il sistema immunitario che si costruisce in fase di crescita. La capacità protettiva del cibo dipende dalla qualità delle materie prime e dal processo di elaborazione e somministrazione dei pasti. E’ possibile e necessario evitare cibo depauperato dei suoi nutrienti a causa di modelli mensa inadeguati. Il gusto e il piacere del pasto è un requisito cardine della mensa scolastica. Rimettere al centro le cucine e la competenza dei cuochi consente ai bambini di gradire piatti sani, li educa a conoscere e ad apprezzare anche legumi e verdure e a ridurre gli scarti in mensa. In assenza di gusto qualsiasi progetto di educazione alimentare fallisce. la mensa che guarda al futuro delle nuove generazioni ha un servizio a basso impatto ambientale e realizza strategie per ridurlo. Promuove il consumo di prodotti sostenibili, adotta menu a basso impatto ambientale, elimina packaging e plastica, riduce gli scarti e il consumo di acqua, attingendo a energie da fonti rinnovabili. Il radicamento di una cultura del cibo buono, sano e sostenibile, si fonda su un percorso di formazione che coinvolge tutti gli attori che ruotano intorno alla mensa e va condivisa a partire dagli Amministratori così da divenire prime sentinelle di una politica in grado di influire sulla salute, sull’educazione e sull’ambiente. Intorno alla mensa si può costruire una comunità dove i bambini, le famiglie, lascuola e il territorio dialogano in una logica di reciproco scambio che crea benessere esviluppo. La mensa può prendere e restituire risorse al territorio con cui si integra diventando espressione della cultura e coltura, La mensa che privilegia la filiera corta, le colture locali a basso impatto ambientale, la cultura gastronomica del territorio è capace di sviluppare il tessuto sociale ed economico locale a partire dalla comunità del cibo che si può costruire a partire dalla mensa scolastica. Si può evitare di buttare via il cibo con un percorso di rivisitazione dei processi della mensa e con un senso di responsabilità che ricade su tutti, dai bambini, ai cuochi, dallo staff di servizio agli insegnanti. Prendere consapevolezza del problema è il primo passo per affrontarlo insieme. Dal monitoraggio degli scarti al progetto di recupero degli avanzi o alla revisione dei processi di cottura e somministrazione fino a ripensare la tipologia di merende, sono alcuni degli interventi utili per ridurre la quantità di cibo che ogni giorno viene buttato in mensa.