Il governo italiano ha reso, da poco, obbligatorio inserire nell’etichetta dei prodotti l’indicazione della provenienza del grano. Non si trova ancora in tutte le confezioni perché c’è qualche mese di tempo per adempiere ai nuovi obblighi e smaltire i prodotti con le ‘vecchie’ etichette. Questo permetterà al consumatore di sapere se il grano utilizzato per la pasta viene anche dal Canada o paesi dell’Est, oppure è tutto grano italiano.
Obbligo di indicare nelle etichette la provenienza della materia prima, il latte, anche per tutti i prodotti della filiera lattiero casearia realizzati in Italia, quindi anche yogurt, burro e formaggi. La legge è stata firmata dai Ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calendario.
Nasce l’uovo vegetale, uguale alla vista e all’olfatto a quello originale, ma prodotto in laboratorio. Si tratta un brevetto realizzato da quattro studentesse dell’Università di Udine che hanno messo a punto un prodotto realizzato con ingredienti vegetali: farine di legumi, oli vegetali, un gelitificante e un sale particolare. L’uovo vegetale inizierà, a breve, l’iter di presentazione alle aziende che intendono commercializzarlo. Il target è facile da immaginare: le persone che scelgono una dieta vegana oltre a coloro che soffrono di ipercolesterolemia e celiachia essendo privo di colesterolo e glutine.
Al Sana di Bologna, la fiera del biologico e del mangiar sano, tante le novità presentate: molti formaggi vegetali, bevande fermentate, verdura e frutta essiccata o disidratata da utilizzare in preparati pronti da mettere in padella, gelati al miele, burro al limone, poi alghe e spirulina come nuovi ingrediente ma i grandi protagonisti sono stati i legumi. Legumi in tutte le salse, dalle paste agli snack, ai biscotti, dolci, fino agli affetti ai piselli o lenticchie. Il prossimo anno il testimone passerà ai grani antichi, ingrediente che ha appena fatto capolino sul mercato, ma che sembra sollecitare molto interesse tra i consumatori attenti alla qualità.