‘La situazione a Napoli è stabilmente ferma‘ così affermano i genitori di Ripensa la mensa. ‘A fronte di piccoli passetti in avanti, come l’approvazione del documento che disciplina le commissioni mensa a livello Comunale e scolastico, che solo da quest’anno vengono finalmente riconosciute, ci troviamo in uno stato di immobilità preoccupante’.
Ripensa la mensa, nasce nel 2014 con un gruppo di genitori volontari sensibili al tema ‘alimentazione’ con l’intento di migliorare la qualità e la sicurezza delle mense scolastiche che, nel territorio Napoletano, è priorità assoluta visto la dimensione preoccupante di terreni inquinati e le ormai tristemente famose ‘terre dei fuochi’.
Lo scorso anno abbiamo avanzato delle precise richieste all’Assessore Palmieri circa i controlli, la qualità e la tracciabilità dei cibi, chiedendo di rendere trasparenti e accessibili a tutti queste informazioni. Ma dopo un anno di attesa nulla è stato fatto. Abbiamo sollecitato il Comune a dare risposte concrete con una lettera inviata all’Assessore i primi di settembre dove evidenziavamo le nostre richieste in quattro semplici punti:
1 Rendere pubblica e liberamente consultabile da tutti la documentazione relativa alla tracciabilità degli alimenti, ossia lista dei fornitori, certificazioni da loro possedute, schede tecniche dei singoli alimenti e loro analisi.
2 Prevedere per le ditte di ristorazione l’obbligo di fornire, già in fase di gara, l’elenco e il numero di tutti i fornitori e, in caso di variazioni nel corso dell’anno, prevedere l’obbligo di comunicarlo tempestivamente al Comune che può convalidarne la modifica solo se sono garantiti gli stessi parametri qualitativi o migliorativi.
3 Prevedere che il totale della fornitura di alcuni alimenti ad alto rischio di tossicità, quali carni, uova e legumi siano sempre BIOLOGICI CERTIFICATI, e parallelamente aumentare significativamente la percentuale di biologico sugli altri alimenti, ora prevista al 40 %.
4 Indicare sul menù giornaliero se un alimento è biologico, DOP o IGP la cui qualità deve essere costante nel corso dell’anno. Modifiche possono essere fatte solo come upgrade qualitativi degli alimenti (es. da convenzionale a biologico);
Ma a questa lettera ha fatto seguito un botta e risposta che continua a non rispondere alle richieste di trasparenza dei genitori. Rimaniamo in attesa di sviluppi concreti e risposte certe.
Marta Giardinelli e Katia D’Ambrosio
per conto del Comitato ‘Ripensa la mensa’ Pagina Facebook