Lunedì 11 Novembre, alle ore 14.30, è stato presentato il 9° Rating dei menù scolastici di Foodinsider presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, Roma.
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Il 9° Report dei menù scolastici, presentato presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, insieme al deputato Claudio Mancini e a Claudia Paltrinieri e Francesca Rocchi – rispettivamente presidente e vice presidente di Foodinsider – ha messo in luce il miglioramento della mensa evidenziando luci e ombre di questo servizio. Rispetto all’anno precedente l’analisi del campione, rappresentativo di circa un terzo delle mense italiane, registra un miglioramento nel 44% dei menù analizzati, mentre il 29,5% rimane stabile e il 20% mostra, per contro, un calo di qualità (il 6,5% non è confrontabile con gli anni precedenti). Il miglioramento è significativo in quei Comuni che hanno rinnovato le gare d’appalto, come è successo a Trento, Udine, Frosinone, Rieti e Siracusa.
I dati dell’anno scolastico 2023/24 sono messi a confronto con quelli degli ultimi 5 anni, dimostrando come la legge dei Criteri Ambientali Minimi (in vigore dall’agosto del 2020) abbia reso i menù più sani e sostenibili, con maggiore varietà di alimenti, più biologico, più legumi ma anche più prodotti locali e provenienti da cooperative sociali.
L’indagine mette anche in luce aspetti negativi importanti: aumenta il cibo processato e, secondo quanto riferito da numerosi insegnanti, diminuisce la percentuale di pasto effettivamente consumata. I maggiori consumi si rilevano nelle scuole dove si fa educazione alimentare, dove ci sono le cucine interne, dove i bambini hanno a disposizione più tempo per il pranzo, dove i refettori sono meno rumorosi e, infine, dove la frutta è servita a metà mattina anziché a fine pasto. Poche sono le realtà sensibili al problema del ridotto consumo, come dimostra il fatto che sono rare le attività di monitoraggio degli scarti; rilevazioni che invece sono indispensabili per comprendere e affrontare il fenomeno.
Questa, in sintesi, è la situazione che emerge dal report del 9° Rating dei menù scolastici pubblicato da Foodinsider, l’osservatorio indipendente che ogni anno monitora lo stato della mensa scolastica in Italia, conducendo rilevazioni e questionari di gradimento in molte città d’Italia.
“In cima alla classifica del 9° Rating c’è il menù che meglio ha saputo interpretare l’alimentazione come strumento di salute, di rispetto per l’ambiente e di promozione del territorio. È il Comune di Sesto Fiorentino ad aver fatto il salto più alto, passando dal quintultimo posto del 2017 al primo nella classifica pubblicata in questo Report – dichiara Claudia Paltrinieri, presidente di Foodinsider, nel presentare l’ultima Classifica – Dall’olio extra vergine d’oliva proveniente dagli uliveti di Sesto Fiorentino, Calenzano, Signa, Carmignano, alla trota della Lunigiana, al Cefalo della Laguna di Orbetello, alla pasta fresca del Mugello… questi sono solo alcuni dei prodotti di filiera corta che occupano il 73% degli alimenti offerti nel menù. Nella mensa di Sesto Fiorentino la plastica è bandita, così come lo sono i piatti processati” . Si confermano di alto profilo i menù di Parma e Fano – secondi a pari merito – e di Cremona, che rimane il migliore in termini di abilità gastronomica dei cuochi. Le mense del Sud danno segnali di ripresa, in particolare Bari e Brindisi e soprattutto Siracusa, che conquista 57 punti in più rispetto allo scorso anno.
Nell’approfondimento, il Report dedica un focus speciale al pane, alimento presente a ogni pasto. “Nonostante si trovino ancora panini plastificati singolarmente e fatti con farine raffinate 00, sono emerse realtà che offrono più forme e varietà di pane, anche integrale, o fatto con farina di tipo 2; altre che privilegiano i grani antichi e alcune che per rifornire la mensa ricostruiscono le filiere locali, dal grano fino al mulino e al panificio del territorio,” afferma la vice presidente di Foodinsider Francesca Rocchi.
Il Report traccia anche le diverse matrici dei progetti in essere che riguardano la mensa scolastica tutti rivolti alla transizione ecologica. Tra questi si trovano i progetti europei Horizon, che fanno parte del Programma Quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione, come Foodtrails; le attività delle agenzie regionali per lo sviluppo dell’agricoltura, come il progetto Mensarda sviluppato dall’Agenzia Laore in Sardegna; i progetti delle fondazioni bancarie come Sostenibilmense nella provincia di Siena sostenuto dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, fino alle azioni della società civile che a Roma è rappresentata dal Consiglio del Cibo, da cui è nata la proposta di introdurre, una volta al mese, un pasto completamente vegetale per ridurre le emissioni.
“Con più di 2 milioni di pasti al giorno, le mense scolastiche, oltre a essere un servizio fondamentale che nutre le future generazioni, possono dare un grande impulso al settore dell’Agrifood”, ha affermato il deputato Claudio Mancini, ‘per questo dobbiamo trovare la strada che consenta ai Comuni di diventare strumento di sviluppo del territorio in chiave sostenibile, attraverso la ristorazione scolastica’.
I primi 10 Comuni classificati e le realtà nonché i soggetti meritevoli di menzione per avere attivato processi di transizione verso una mensa sostenibile saranno premiati a marzo 2025, sempre a Roma, in occasione del Summit sulla mensa scolastica organizzato da Foodinsider.