Nel 2019 la commissione EAT-Lancet, composta dai 37 maggiori esperti mondiali di clima, salute e sostenibilità, pubblica un report che definisce quale sia la dieta per la salute planetaria dopo aver revisionato tutta la letteratura scientifica sull’argomento. L’obiettivo è garantire un’alimentazione sana ai 10 miliardi di persone che abiteranno la Terra nel 2050 con una gestione rispettosa delle risorse terrestri. Il cibo, secondo la commissione, rappresenta la leva più importante per migliorare la salute dell’uomo e del pianeta. Le raccomandazioni si possono sintetizzare con l’immagine di un piatto a cui dovremmo fare riferimento, che specifica le categorie di cibo da privilegiare nella nostra dieta. Il modello restituisce l’idea che il consumo di prodotti animali debba essere ridotto al minimo, mentre il consumo globale di frutta, verdura, cereali, legumi e semi oleosi deve essere prevalente.
Alla stessa conclusione è arrivata la Fondazione Barilla che, sempre sulla base di studi scientifici sulla nutrizione, sulla salute e sull’ambiente, ha disegnato una Doppia Piramide Alimentare che affianca, a quella tradizionale, una rovesciata che mostra l’impatto sul clima delle nostre scelte alimentari in termini di emissioni di gas serra. Il fatto che le due piramidi siano complementari, dimostra che mangiare in modo sano, seguendo i dettami della dieta mediterranea e le indicazioni dell’OMS, fa bene non solo alla salute delle persone, ma anche al pianeta.
Gli esperti a livello mondiale concordano nell’affermare che gli alimenti di origine vegetale come frutta, verdura, cereali integrali e legumi hanno l’impronta carbonica più bassa, quindi sono meno inquinanti, e fanno bene alla salute delle persone. Mentre i grassi animali e gli oli tropicali (come burro e olio di palma), la carne rossa e quella processata (salumi, salsicce e wurstel), i dolci e i prodotti da forno a base di farina raffinata e zucchero che troviamo in cima alla piramide alimentare e negli spicchi più piccoli del piatto Lancet, sono meno salutari e causano un aumento delle emissioni di gas serra nell’atmosfera.