Delusione di Foodinsider per l’assenza di investimenti nell’educazione alimentare e nella ristorazione scolastica in contrasto con le indicazioni del Farm to Fork dell’UE.
L’Associazione Foodinsider, da anni impegnata a monitorare e a promuovere una mensa buona, sana e sostenibile, dichiara la propria delusione per l’assenza di investimenti nella ristorazione scolastica e nell’educazione alimentare all’interno del PNRR e si augura che ci sia un ripensamento del Governo.
Mentre l’Unione Europea con la strategia Farm to Fork include le mense come uno degli attori strategici della transizione ecologica invitando gli stati membri a studiare progetti che coinvolgano la ristorazione scolastica, il nostro PNRR parla di mensa solo in termini di ristrutturazione degli spazi.
Per quanto sia necessario ristrutturare le scuole ripristinando all’interno di esse le cucine e ripensare agli spazi dei refettori, questi aspetti non sono sufficienti.
Se il Governo vuole perseguire l’obiettivo di potenziare le competenze di base nella scuola secondaria di I e II grado, bisogna iniziare dalla qualità del cibo e della dieta a scuola e da un’educazione alimentare che sappia coniugare salute e sostenibilità. Sono gli stessi studi epidemiologici a suggerire una relazione diretta tra la dieta mediterranea e la funzione cognitiva dei bambini, così come la Harvard Health Publishing (HHP) parla di ‘brainpower’ correlato ad un’alimentazione sana. A partire da questi presupposti si possono sovrapporre nuovi percorsi didattici come l’insegnamento delle lingue, delle discipline STEM, il digitale, così come ristrutturare le scuole.
In un Paese dove, secondo i dati dell’Istat, le famiglie in povertà assoluta sono quasi il 10% della popolazione, arrivando a toccare i 2 milioni, sono le famiglie con 3 o più componenti ad essere le più colpite. Si tratta di famiglie che per sostenersi si rivolgono ad un mercato alimentare di bassissima qualità. La ristorazione scolastica è diventata per i bambini di queste famiglie l’unico pasto completo della giornata. Puntare sulle mense mantenendo alta la qualità garantisce non solo un nutrimento equilibrato, ma contribuisce al mantenimento dell’alfabeto sensoriale permettendo di riconoscere, e non abbandonare, un cibo buono e di valore.
Investire sulla qualità della mensa e sull’educazione al cibo buono, sano e sostenibile coinvolgendo tutta la comunità, Amministratori, produttori, società civile, insegnanti, genitori e bambini è il migliore investimento per il futuro in salute delle nuove generazioni, per la tutela del pianeta, ma anche per un’equità e una giustizia sociale.