Mentre in tutta Italia si registra un’emorragia nelle mense scolastiche con un progressivo esodo dalla mensa, le realtà che funzionano vanno contro tendenza.
A Bergamo, per esempio, la mensa ha registrato un aumento del numero degli utenti: più 99 iscritti al servizio di refezione scolastica rispetto allo scorso anno. Sono 5.348 le famiglie bergamasche che hanno scelto il servizio di refezione scolastica con un trend di crescita decisamente anacronistico visto i tempi.
Le ragioni si trovano nelle due principali leve che spingono a fidelizzare e incrementare il servizio: la qualità e il costo.
Il menu di Bergamo, infatti dallo scorso anno ad oggi ha registrato un netto miglioramento nell’equilibrio della dieta, che il nostro Rating ha rilevato passando dal 13° posto, nella classifica dello scorso anno, al 6° posto quest’anno con 121 punti, dentro la fascia dei menu valutati ‘buoni’. Ben 54 punti in più rispetto al menu dell’anno scolastico 2015/16. Un salto di qualità che va a braccetto con una politica di costi a favore delle famiglie grazie alle tariffe ridotte per coloro che hanno dichiarato un Isee basso.
Le novità non finiscono qui: il Comune e l’ASL di Bergamo stanno lavorando sul nuovo menu per il prossimo anno scolastico che presenterà due importanti novità: il recepimento delle indicazioni dell’OMS con l’eliminazione delle carni processate e conservate dal menu scolastico e la possibilità di avere una dieta vegana per chi ne farà richiesta.
Interessante registrare cambiamenti positivi in quei Comuni che sono capaci di adeguare il servizio alle esigenze delle famiglie senza dimenticare l’aspetto della qualità del cibo aggiornando la proposta dei menu scolastici.