Anni fa il dott. Berrino disse ad una conferenza ‘vogliamo così bene ai malati di tumore che desideriamo che tornino’ ironizzando sul fatto che nei reparti oncologici non c’è alcuna attenziona alla dieta per i malati di cancro.
‘il malato oncologico deve rivolgersi ad un nutrizionista esperto perché ogni situazione è diversa‘, afferma la dottoressa Villarini dell’Istituto dei Tumori di Milano intervistata da Nadia Toffa delle Iene. Tuttavia ci sono alcuni aspetti che vanno presi in considerazione e possono valere per tutti, partendo dal fatto che le cellule tumorali si nutrono di glucosio. Quindi se un malato oncologico assume zuccheri non fa altro che alimentare il tumore. Questo significa non solo non assumere zuccheri, ma evitare anche le farine raffinate (farine 0 e 00), vale a dire tutti quelli alimenti realizzati con questo ingrediente come pane, pasta, pizza, che alzano l’indice glicemico, così come evitare succhi e bevande zuccherate (soft drink). L’obiettivo della dieta del malato oncologico non è solo quello di tenere bassa la glicemia, fertilizzante delle cellule tumorali, ma anche evitare tutti quegli alimenti che la comunità scientifica ha segnalato come ‘potenzialmente cancerogeni’. Sia il dott. Berrino che Valter Longo, la star del momento per le sue straordinarie ricerche scientifiche in ambito alimentare, concordano sul sul fatto che vanno eliminate le carni conservate (salumi) e gli alimenti con grassi saturi (grassi animali e olio di palma), limitate fortemente le carni rosse e il consumo di latticini.
Quindi cosa deve mangiare un malato di cancro? sono consigliati: cereali integrali, pasta di grano duro, legumi, verdure.
Purtroppo nessun reparto di oncologia, di quelli investigati dalla giornalisa Nadia Toffa rispetta le indicazioni riconosciute dalla comunità scientifica a livello internazionale o ha una dieta specifica per il malato di tumori che eviti ‘alimenti a rischio’. Tutti hanno una grande quantità di carne, anche due, tre volte al giorno, formaggi e salumi a go go.
In una settimana ci possono essere fino a 16 porzioni di carne a settimana nei menù ospedalieri che i responsabili medici intervistati dalla giornalista incondizionatamente. Quello che sbalordisce del servizio delle Iene è l’assoluta ignoranza delle Raccomandazioni della comunità scientifica internazionale in ‘tema alimentazione‘ da parte dei medici intervistati, soprattutto nei reparti di oncologia.
Tanto da chiudere il servizio con una domanda retorica della giornalista: o l’OMS si sbaglia o c’è qualcosa che non va!
E’ possibile rivedere il servizio delle Iene del 18 dicembre 2016