Le commissioni mensa sono riconosciute all’interno delle ‘Linee d’indirizzo nazionale della ristorazione scolastica‘ dove sono inserite come uno degli attori del servizio, insieme al Comune e al fornitore del servizio, in qualità di organo di rappresentanza che svolgono un ruolo e funzioni specifiche.
Riportiamo un estratto delle Linee d’indirizzo che specifica le responsabilità delle commissioni mensa e la prospettiva di evoluzione in qualità di promotore di uno stile alimentare sano:
• Ruolo di collegamento tra l’utenza, il Comune/scuola paritaria e la ASL, facendosi carico di riportare i suggerimenti ed i reclami che pervengono dall’utenza stessa
• Ruolo di collaborazione nel monitoraggio dell’accettabilità del pasto e delle modalità di erogazione del servizio anche attraverso schede di valutazione, opportunamente predisposte
E’ auspicabile l’evoluzione del ruolo della Commissione mensa anche quale interlocutore/partner nei diversi progetti/iniziative di educazione alimentare nella scuola, mirando alla responsabilizzazione dei suoi componenti ai fini della promozione di sane scelte alimentari fra tutti i genitori afferenti alla scuola. Operatività e funzionalità della commissione mensa vanno definite da un regolamento locale, redatto dal Comune, che ne fissi le linee di intervento e definisca i rapporti tra la Commissione stessa e gli enti istituzionali nelle diverse singole realtà.
Il ruolo delle commissioni mensa ricopre sostanzialmente 3 aspetti fondamentali:
1. collegamento tra utenti del servizio, Comune e gestore del servizio, monitorando e valutando la qualità del servizio riportare suggerimenti segnalazioni o reclami. Nello specifico la commissione mensa controlla:
- la correttezza delle porzioni;
- l’igiene degli impianti e degli ambienti predisposti alla preparazione dei pasti e la sala refettorio, ma anche del personale (guanti, copricapo,ecc.)
- le scadenze e la corretta conservazione (temperatura,..) dei prodotti stoccati nelle dispense o magazzino della mensa;
- la qualità delle materie prime utilizzate per la preparazione dei pasti.
- il gradimento dei pasti somministrati.
- la corretta somministrazione dei pasti alternativi (concordati con le dietiste del Comune) per i bambini intolleranti o con particolari problemi alimentari.
2. consultazione per quanto riguarda il menu scolastico, le modalità di erogazione del servizio e il contratto con il gestore
3. interlocutore nei diversi progetti/iniziative di educazione alimentare nella scuola, diventando un promotore di uno stile alimentare sano
Questi aspetti sono generalmente definiti nel Regolamento delle commissioni mensa che disciplina il suo operato.
Non tutti i Comuni si sono dotati di un Regolamento e soprattutto non tutti i regolamenti sono frutto di un lavoro di confronto e condivisione con le commissioni mensa. A supporto delle Commissioni mensa nell’area ‘documenti‘ abbiamo messo a disposizione materiale di riferimento di diverse realtà che possono essere dei confronti utili per quei comuni che stanno modificando e elaborando gli strumenti di supporto all’operato delle commissioni mensa che, ricordiamo, si deve fondare su questi aspetti fondamentali, quali:
LA FORMAZIONE
ecco un esempio di opuscolo sviluppato per la commissione mensa dall’ASL2 di Milano in collaborazione con la Provincia di Milano e l’ASL 1 attraverso il quale viene realizzato il percorso di formazione per i membri commissione
L’AUTONOMIA
i membri delle commissioni mensa sono genitori/tutori degli alunni iscritti al servizio di ristorazione scolastica, (in alcune realtà sono ammessi anche i nonni qualora i genitori non hanno la disponibilità per iscriversi alle commissioni mensa) o docenti che prestano servizio presso le scuole che hanno il servizio mensa. Non sono compatibili con il ruolo di commissari mensa coloro che sono dipendenti del Comune all’interno del Settore che gestisce il coordinamento e controllo del servizio mensa scolastico ne dipendenti, consulenti o collaboratori che a vario titolo prestano servizi a favore del fornitore del servizio di mensa scolastica.
CONTROLLO E VALUTAZIONE
Le commissioni mensa devono essere messe nelle condizioni di poter operare delle ispezioni presso la mensa scolastica, i centri cucina e tutti gli spazi utilizzati (dispense, magazzini, rigoverno) per le attività necessarie per erogare il servizio.
Il Comune di Torino, ad esempio, nel suo Portale della ristorazione scolastica mette a disposizione delle linee guida con specifiche indicazioni per la compilazione della modulistica da parte delle commissioni mensa e i relativi moduli (segnalazioni, soddisfazioni e reclami, e la check list per la gradibilità dei piatti) utilizzati durante le ispezioni con le istruzioni pratiche e operative.
SEGNALAZIONI E NON CONFORMITA’
non esiste, purtroppo, uno standard di scheda ispezioni e tantomeno un modulo uniforme per sagnalare Non conformità o il rilevamento di un corpo estraneo. Ogni realtà ha una scheda, non sempre disponibile in rete, e nessuno, per quello che abbiamo potuto vedere online, ha la possibilità di inserire i dati delle proprie ispezioni in form online utili per rendere pubblici i risultati dei controlli ed avere le statistiche in tempo reale sull’andamento del menu e il gradimento o meno dei piatti.
L’unica eccezione che conosciamo è il sito pappa-mi.it, gestito da un genitore commissario mensa del comune di Milano, che ha sviluppato un’applicazione che rimodula in rete la scheda ispezione, e da la possibilità alle commissioni mensa di registrare i resoconti delle proprie ispezioni.
RETE CM
di recente si sono costituite, prima in maniera spontanea, e poi, in alcuni comuni in modo più strutturale e istituzionale, dei coordinamenti di commissari mensa che hanno la possibilità di interfacciarsi con i referenti del servizio scolastico del proprio Comune e formulare e discutere richieste per migliorare il servizio mensa della propria città.
Citiamo alcuni esempi:
– a Bologna esiste il l Coordinamento delle Commissioni Mense Scolastiche di Bologna, con tre rappresentanti eletti dei genitori per la Commissione Mensa Cittadina, che ha ‘il compito di armonizzare obiettivi, attività e proposte delle diverse Commissioni Mensa presenti sul territorio cittadino’.
– a Milano esiste la Rappresentanza cittadina delle commissioni mensa che è un organo formato da 18 genitori eletti dalle commissioni mensa della città che si trova a regolarmente ai tavoli di confronto con il Comune e il fornitore del servizio mensa per negoziare i menu stagionali e formulare proposte migliorative.
– a Venezia esiste il CTP (Comitato Tecnico Permanente) che è formato da 12 genitori eletti nelle Municipalità e da 11 componenti (Direttore del Servizio Refezione Scolastica, un rappresentante dei Dirigenti Didattici per ogni Municipalità, Amministratore Unico della società partecipata Ames SpA, Direttore del SIAN, Presidente della consulta della Scuola).
– a Genova esiste la ‘rete CMG” che è un aggregato 17 scuole con ha formulato una serie di proposte che sta discutendo con il Comune.
– a Napoli esiste ‘Ripensa la mensa‘ che è un coordinamento spontaneo di genitori che si interfaccia con il Comune e gli operatori del settore servizio mensa scolastica per promuovere miglioramenti del servizio relativamente ai temi della tracciabilità, sicurezza e controllo alimentare, promozione di un’educazione alla sana alimentazione e, infine, lo sviluppo e l’organizzazione delle commissioni mensa sul territorio.
– a Perugia esiste un coordinamento dei Comitati Mensa nato per contestare l’esternalizzazione del serivzio mense scolastiche
– Rete cm nazionale
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