Nell’articolo pubblicato sul TheGuardian il 22 settembre sono riportati dati che non corrispondono alla realtà della mensa scolastica milanese. Come redazione Foodinsider abbiamo ritenuto necessario chiedere una rettifica comunicando i dati reali e non quelli esposti nell’articolo che l’ufficio stampa del Vicesindaco ha comunicato alla giornalista. Primo, il valore del pasto non è 2,60 euro, ma 4,43 euro, in secondo luogo il biologico servito in mensa non è 40% ma meno del 10%, infine la contestazione di cui si parla, ‘il pasto da casa’, non nasce da un fatto ideologico, ma dalla frustrazione dei genitori milanesi che da anni chiedono di incrementare la qualità e invece si trovano bilanci con utili che crescono inverosimilmente (1.768.000 euro nel 2014 e 2.432.000 euro nel 2015) a fronte di una strategia industriale che ha svuotato le cucine interne alle scuole concentrando la produzione di alimenti processati, oggetto di contestazione da anni, nel mega centro di Sammartini.