Lettera dei genitori al Ministro Lorenzin

LorenzinI GENITORI CHIEDONO AL MINISTRO LORENZIN DI CONDIVIDERE E APPLICARE IL DECALOGO DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA MENSA SCOLASTICA

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO DEI GENITORI DELLA RETE NAZIONALE DELLE COMMISSIONI MENSA SCOLASTICA

DALLE INDAGINI  A TAPPETO DEI NAS NELLE MENSE SCOLASTICHE DI TUTTA ITALIA EMERGE IL DATO ALLARMANTE CHE UN CONTROLLO  SU QUATTRO RIVELA UNA NON CONFORMITA’

IL RATING DEI MENU SCOLASTICI REALIZZATO DALLA RETE NAZIONALE DELLE COMMISSIONI MENSA RILEVA GRANDE DISOMOGENEITA’ NEI MENU E AMPIO DISALLINEAMENTO RISPETTO ALLE INDICAZIONI DELLE LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALI DELLA RISTORAZIONE SCOLASTICA

CHIEDIAMO AL MINISTRO LORENZIN DI CONDIVIDERE E DARE APPLICAZIONE AL NOSTRO DECALOGO DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA REFEZIONE SCOLASTICA

Caro Ministro Lorenzin,

noi genitori abbiamo appreso con rabbia e forte preoccupazione l’esito dell’indagine dei carabinieri dei NAS illustrata nella conferenza stampa del 20 giugno. Sono infatti state rilevate gravi e diffuse irregolarità come: alimenti scaduti rietichettati come freschi, sottoprodotti di origine animale utilizzati al posto di carni fresche, impiego di acqua senza certificato di potabilità, utilizzo di additivi non consentiti, alimenti in cattivo stato di conservazione, insudiciati, in stato di alterazione e nocivi, polli contenenti pericolosi frammenti ossei, prosciutto cotto e frittata contaminati da listeria monocytogenes e stafilococchi coagulasi positivi, olio extravergine di oliva ottenuto da miscele comunitarie anziché italiane, yogurt scaduti, pane ammuffito, prodotti acquistati al discount e dichiarati come provenienti da filiera corta/Km zero, centri pasto privi del piano per la tracciabilità degli alimenti e relative autorizzazioni dell’Autorità Sanitaria, muffe diffuse alle pareti, sporco diffuso dei piani di lavoro delle cucine, veicoli non idonei al trasporto degli alimenti, subappalti illeciti dei servizi, centri pasto con carenze igienico sanitarie e strutturali tali da comportare la chiusura, affidamenti del servizio in difformità dalle procedure di legge, mancato rispetto delle tabelle dietetiche nutrizionali previste nelle linee di indirizzo nazionale del Ministero della Salute, etc.

Con amarezza constatiamo che su 2678 controlli, 670 sono risultati irregolari, dando ragione a noi genitori facenti parte dei comitati mensa cittadini che da tempo, denunciamo con forza l’esistenza di problemi nella filiera di preparazione dei pasti. A tal riguardo noi genitori, etichettati come allarmisti, siamo stati spesso inascoltati e le nostre voci sottovalutate dalle amministrazioni comunali, incapaci di comprendere che l’unico interesse perseguito è sempre e unicamente la tutela della salute dei nostri figli.

Caro Ministro Lorenzin, apprezziamo questo Suo intervento attraverso i NAS, prestando finalmente ascolto alle nostre denunce che da anni sono all’ordine del giorno sui quotidiani di tutte le città sotto forma di manifestazioni, scioperi e petizioni. E’ proprio nelle stesse ore in cui viene pubblicato l’esito della sua indagine che a Torino i genitori ottengono dal Tribunale della Corte di Appello una sentenza senza precedenti che consente loro di dis-iscriversi dal servizio e provvedere autonomamente con un pasto preparato da casa. Oltre all’affermazione di un diritto individuale, questa sentenza non può non essere considerata come l’estrema conseguenza di una incapacità di ascolto delle istituzioni e una mancanza di volontà politica di cambiamento e miglioramento di un servizio essenziale così importante e delicato come questo.

Perché infatti un genitore dovrebbe rinunciare alla mensa scolastica se il servizio fosse soddisfacente, la qualità dei pasti elevata e le tariffe ragionevoli ed eque? Le chiediamo dunque quali scenari potranno aprirsi in futuro con simili prospettive e senza un intervento ancor più incisivo sulla qualità del sistema esistente?

Le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica emanate dal Suo Ministero, non prescrivono in modo approfondito il ruolo e le funzioni delle Commissioni Mensa, quale importante strumento di partecipazione dei genitori ed elemento centrale di controllo quotidiano, capillarmente diffuso nelle scuole, su base volontaria e senza altri possibili interessi che la tutela dei bambini. Questo vuoto, ha generato ampie disomogeneità nel paese, con il visibile effetto di un grande divario tra città diverse, come illustrato proprio poche settimane fa dal rating nazionale dei menu scolastici, elaborato dalla nostra Rete. E’ per queste ragioni che, con forza e urgenza, le chiediamo di colmarlo con indicazioni più vincolanti, capaci di acquisire quei principi fondamentali la cui piena applicazione crediamo costituisca l’unica base fondamentale e imprescindibile per un autentico percorso di cambiamento e miglioramento. Per tutta Italia chiediamo:

    1. VALORIZZAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE
      Auspichiamo che in ogni scuola, sia pubblica che privata, ci debba essere una Commissione Mensa, senza vincoli di numero, con pieno riconoscimento da parte delle Istituzioni delle funzioni consultive, deliberative e di controllo svolte dai genitori (possibilmente allargando la partecipazione anche ai nonni) e dagli insegnanti, in qualità di commissari mensa. Attività che consistono nella supervisione dei pasti, nella partecipazione di diritto ai tavoli istituzionali inerenti la ristorazione scolastica (prassi che avviene attualmente in una minoranza di Comuni, con ottimi riscontri da parte dell’utenza) e nella promozione di iniziative di educazione alimentare per le scuole e le famiglie, con particolare attenzione alla lotta allo spreco. Proponiamo l’inclusione di diritto, di almeno un genitore di bambino a dieta speciale in ogni Commissione Mensa, a tutela della categoria, particolarmente esposta a bassa qualità dei menu. Dalla nostra esperienza emerge che là dove la presenza dei genitori è significativa, il servizio è sempre migliore.
    2. FUNZIONI  DI CONTROLLO DELLE COMMISSIONI MENSA
      Attualmente i controlli delle Commissioni Mensa hanno in alcuni Comuni vincoli e barriere che non permettono di fare rilevazioni utili per il monitoraggio del servizio. E’ necessario garantire esplicitamente a tutte le Commissioni Mensa gli strumenti di controllo per le quali esistono, a partire dalla  possibilità di accesso ai refettori, alle cucine e ai centri cottura senza vincoli di orario o di comunicazioni preventive, naturalmente la possibilità di fare rilevazioni fotografiche,  di verificare le temperature e il peso a crudo e a cotto dei pasti e ogni altra procedura di evidente utilità per il monitoraggio dell’effettiva qualità del servizio.
    3. PROTOCOLLO DI COORDINAMENTO TRA COMMISSIONI MENSA, ASL, NAS E UNITA’ DI CONTROLLO QUALITA’ DEI COMUNI
      Ad oggi troppo spesso le segnalazioni e richieste di intervento dei genitori rischiano di restare inascoltate e, nel caso di indagini, il loro esito è di difficile accesso. Siamo convinti che sarebbe utile istituire un protocollo di coordinamento tra Aziende Sanitarie Locali, NAS, Unità di controllo della qualità dei comuni e genitori delle Commissioni Mensa in cui definire con maggiore chiarezza le corrette procedure da seguire e l’accesso ai risultati di tutti i controlli effettuati.
    4. CAPITOLATI E CARTA DEI SERVIZI CONDIVISI CON I GENITORI
      E’ fondamentale che i genitori possano partecipare alla definizione delle Linee di indirizzo per la stesura dei nuovi capitolati tecnici e carta dei servizi. La condivisione con i genitori di questi importanti documenti rappresenta una ulteriore tutela rispetto al rischio che vengano privilegiati criteri a vantaggio dei fornitori a scapito della qualità, della salute e dell’ambiente.
    5. TRASPARENZA DEI DATI
      Riteniamo di importanza fondamentale la pubblicazione online e il facile accesso per i genitori di tutti i documenti riguardanti la refezione scolastica (capitolato e contratto di servizio, prezzi, schede tecniche delle materie prime, ricettari con le grammature, menù mensili e stagionali, risultati analisi, pubblicazione in tempo reale delle contestazioni e sanzioni comminate alle aziende di ristorazione, non conformità e azioni correttive, rilevazioni del gradimento e dello scarto, etc); uno degli aspetti ove c’è più divario nel nostro paese.A questo si aggiunge anche la pubblicazione online dei nomi e delle email dei commissari mensa referenti di ogni città per fare rete e condividere informazioni.In aggiunta alla valorizzazione del ruolo dei genitori delle Commissioni Mensa, riteniamo di grande utilità anche una maggiore e più stringente attenzione ad altri aspetti qualificanti del servizio di refezione scolastica. Alcuni di questi riguardano:
    6. CRITERI PER GARANTIRE QUALITA’ E SICUREZZA DELLE MATERIE PRIME

      Dalla nostra indagine emerge che nonostante le Linee di indirizzo e le indicazioni del Green Public Procurement ci sono grandi discrepanze sul territorio nei criteri di acquisto delle materie prime. E’ necessario che l’obiettivo primario sia quello di tutelare, in modo omogeneo nel Paese la salute delle giovani generazioni e l’ambiente, privilegiando percentuali elevate e crescenti (espresse non sulla base del numero di referenze ma rispetto al peso effettivo) di prodotti freschi, di stagione, da agricoltura biologica, Dop, IGP, a lotta integrata, equosolidali e filiera corta locale; limitando i prodotti surgelati ed evitando i prodotti di IV e V gamma.
      E’ necessaria l’istituzione di un numero minimo obbligatorio, omogeneo su scala nazionale, non solo di analisi microbiologiche ma anche di contaminanti di filiera (es. pesticidi, ormoni, antibiotici) e ambientali (diossine, PCB, metalli pesanti, contaminanti di falda etc) nelle derrate maggiormente utilizzate o a rischio (come già deliberato per il Comune di Genova).
    7. AGGIORNAMENTO DELLE LINEE GUIDA CON LE RACCOMANDAZIONI DELL’OMS
      Le Linee guida ministeriali non hanno ancora recepito le recenti raccomandazioni dell’OMS e del Codice europeo anticancro per quanto riguarda il corretto equilibrio della dieta attraverso l’eliminazione di fattori di rischio e l’introduzione di alimenti protettivi (riduzioni carni rosse eliminazione insaccati, introduzione prodotti integrali biologici), aspetti che chiediamo di integrare.
    8. STOP ALL’ACCENTRAMENTO DEI CENTRI CUCINA
      La chiusura progressiva delle cucine nelle scuole, il conseguente accentramento della produzione dei piatti in grandi centri cucina secondo un modello industriale, vincolano alla scelta di alcuni piatti e l’eliminazione di altri (es. meno uova e più polpette) e producono ovunque decadimento del gusto, menù meno sani e grande disaffezione al servizio. E’ fondamentale mantenere le cucine all’interno delle scuole e riaprirne di nuove per ridurre i pasti veicolati e promuovere quelli prodotti in loco. E’ necessario valorizzare il legame fresco-caldo con preparazione e cottura dei cibi nella stessa giornata del consumo e riduzione massima del tempo che intercorre fra lo scodellamento e la fine delle operazioni di preparazione.
    9. TARIFFE
      E’ necessario rendere trasparente la scomposizione del costo delle tariffe e stabilire un limite alle stesse, che non devono mai superare i costi che le Amministrazioni comunali sostengono e senza aumenti per tutta la durata degli appalti in corso. Le Amministrazioni comunali devono altresì prendersi carico della riscossione e contribuire per le fasce di reddito agevolate. Ne deve risultare chiaro il guadagno delle ditte di ristorazione appaltanti il servizio e la spesa da esse sostenuta per le materie prime.
    10. CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
      A fronte del persistere di NON conformità da parte del fornitore del servizio, o altre gravi criticità, è necessario stabilire un criterio affinché gli istituti comprensivi possano svincolarsi da un servizio non adeguato agli standard previsti e scegliere liberamente un servizio alternativo alle stesse condizioni.
Caro Ministro Lorenzin, oggi, a nome di migliaia di genitori di tutte le città, Le chiediamo con forza di attribuire più valore alla partecipazione delle famiglie e degli insegnanti, quale contributo maturo e responsabile di una ampia e diffusa partecipazione capace di controllare e migliorare il servizio.
L’elenco non esaustivo dei principi fondamentali illustrati, prende vita da molteplici esperienze e competenze collettive e ben rappresenta un sentimento comune a tutti noi genitori delle Commissioni Mensa ad oggi attive sul territorio nazionale. Riaffermando la consapevolezza diffusa che la mensa scolastica, al pari di altri servizi primari, rappresenti una importante conquista sociale che deve essere valorizzata e difesa con tutte le forze, attendiamo con grande fiducia il segno di una sua volontà di condivisione.

La Rete Nazionale delle Commissioni Mensa

La Rete Nazionale delle Commissioni Mensa è costituito da una rappresentanza di genitori che compongono i Comitati di diversi città, con l’obiettivo di favorire lo scambio di informazioni, il confronto e il coordinamento delle attività e iniziative comuni. Al momento aderiscono genitori dei comuni di Bologna, Genova, Milano, Venezia, Benevento, Pianoro, Pescara, Chieti, Jesi, Perugia, Brescia, Napoli, Lucca, Castel Maggiore, Viterbo, L’Aquila, Terni, Verona, Capannori.